Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli si sono separati
|Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli si sono separati, un rumor che girava da tempo e inizialmente smentito, in queste ore però confermato dagli stessi protagonisti sull’ultimo numero di Vanity Fair:
«Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai. Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati».
Da quando siete separati?
Sonia: «Non è una questione di date, di tempo. Siamo genitori, continueremo a fare le vacanze insieme, manterremo le stesse dinamiche. È questa la notizia. Non ci sono di mezzo terze persone o amanti».
Paolo: «Magari poi arrivano…».
S: «A quel punto non saranno più amanti. Per i nostri figli siamo mamma e papà da sempre, non cambia niente. Manca solo il rapporto fisico».
P: «Che però è divertente».
S: «Si può fare anche quando ci si separa».
P: «Sarebbe diverso».
Che cosa non funzionava più nel vostro rapporto?
P: «Per un certo periodo Sonia ha avuto difficoltà a stare in una situazione che non era più la sua. Si è sforzata, e per questo le devo fare i complimenti, finché è stato inutile continuare. Ci siamo confrontati, mi ha spiegato, ho capito. Non si può pretendere che una persona viva diversamente da ciò che sente di essere. Con un briciolo di civiltà e di buona coscienza si accoglie il cambiamento. Le cose accadono, l’importante è andare avanti perché non si può tornare indietro».
Le ha fatto male?
P: «Ero dispiaciuto, ovvio. Però non è pensabile che la vita degli altri debba per forza corrispondere sotto ogni aspetto alla tua. Se prende altre traiettorie e ha altri obiettivi, vanno considerati, soprattutto se parliamo di una persona alla quale si vuole bene».
È stato difficile accettarlo?
P: «Non è stato facile».
Sonia sposta lo sgabello per guardare Paolo dritto negli occhi: «Non me le ha mai dette queste cose, voglio sentirle bene».
P: «Hai voglia che le ho dette! Per quanto si sia preso un impegno e si cerchi di adoperarsi affinché
quell’impegno prosegua, se le forze interiori sono superiori a quelle esterne vanno assecondate, altrimenti proseguire può essere peggio che interrompere».
Sonia, scusi, che cosa si è rotto esattamente?
S: «Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. Quando ci siamo fidanzati io avevo 23 anni, non ero ancora laureata, lui era un uomo. Soltanto con il tempo e di fronte a certe circostanze abbiamo preso coscienza delle nostre differenze. Per esempio, Paolo è sempre stato molto romantico e molto passionale, al contrario di me che non lo sono affatto».